Translate

giovedì 30 maggio 2013

obiettivo editoriale: colpire il mov5stelle

          I titoli dei giornali di questi giorni hanno tutti un unico obiettivo: colpire a fondo il movimento cinque stelle. Affermare che il risultato elettorale alle amministrative è un flop senza precedenti per il M5S e che esso evidenzia l'incapacità di proporre un disegno politico che vada oltre la protesta è mistificare la realtà. “E' colpa dei dilettanti allo sbaraglio” cosi come definiti dai “giornalai” gli esponenti del M5S. Per cominciare sarebbe cortese da parte loro cominciarli a chiamare, non dico tanto, cittadini, rispettando chi come il sottoscritto li ha votati. Vorrei vedere se apostrofassero così un onorevole di qualsiasi altro schieramento cosa accadrebbe! E poi il flop non esiste. In molti dei comuni in cui si sono svolte le elezioni infatti prima il M5S non esisteva neppure, casomai il voto evidenzia un dato colpevolmente omesso: al confronto con il passato in molti comuni il movimento cinque stelle si è affermato con suoi rappresentanti che prima non aveva. La realtà, se si leggono i dati senza strumentalizzarli, è che viene a galla uno scenario assolutamente inedito. Il M5S pur non avendo figure di forte personalità in molti dei comuni in cui si è presentato è in crescita. Si potrebbe perfino affermare che ha raggiunto i suoi obbiettivi. Per ogni poltrona ora occupata degli esponenti del movimento  ce n'è   una in meno occupata dai vecchi partiti. Esattamente ciò che era ed è negli obiettivi del M5S “mandarli tutti a casa”. Molti editoriali di famose testate aprono con l'analisi del voto dichiarando fallito il progetto di Grillo e Casaleggio e che il voto di protesta rappresentato dal M5S si sia spostato verso l'astensione perché chi prima aveva votato M5S ora si è sentito tradito e non lo ha rivotato, niente di più falso e fazioso, come si fa ad affermarlo. Tradizionalmente nel nostro paese il voto alle amministrative non rispecchia sempre lo schieramento nazionale, perché legato maggiormente al profilo del candidato e non alla sua appartenenza, tuttavia si è preferito approfittare della ghiotta occasione per affondare ancora una volta il colpo “basso” e screditare un risultato che pur non essendo della portata del precedente è pur sempre l'affermazione di una forza politica nuova con tendenza percentuale in crescita, altro che flop.

Nessun commento:

Posta un commento