Borgo Incrociati è una
delle realtà cittadine più colpita dalle alluvioni genovesi e che
più rispecchia il carattere di noi liguri. Sempre pronti a
rialzarsi e ha mettere in campo coraggio e tenacia anche quando tutto
sembra perso. Un po come un buon padre di famiglia farebbe o come un
comandante genovese vecchio stampo che prima di abbandonare la nave
le prova tutte, perché quella è al sua casa, la sua vita, la sua
anima, la sua arte. Con questo spirito la galleria PINTA presenta
Linguistici Corpi #2 un'esposizione di artisti provenienti da tutto
il mondo per ridare dignità ad un quartiere storico.
Comunicato stampa
Un esemplare unico
esercita la propria ragion d'essere, innanzitto, dalkla stessa
codificata valenza dell'aspetto esteriore. L'apparenza si rispecchia
nell'esperienza e la plasma: caratteristiche impossibili, introvabili
o irripetibili diventano i campioni da cui modellare intere
mitologie. A partire da questa base di immediata analisi comunitaria,
la leggenda è creata: l'inventario cresce e si alimenta, il simbolo
si fortifica ed opacizza. Nella catena dei scoli, il catalogo delle
immagini e dei rispettivi significati si moltiplica.
L'unicorno, nel Medioevo,
era il correlativo della castità e della purezza: nel proprio tratto
distintivo, custodiva un antidoto al veleno. Considerato sfuggente e
misterioso, rarissimo, ne troviamo prima menzione nel 1295,
all'interno dell'inventario del tesoro papale di Bonifacio VIII.
Quattro corni, lunghi e contorti, appartenenti ad altrettanti animali
della stessa specie, servivano al pontefice per l'assaggio delle
pietanze che gli venivano presentate. L'illusione costruisce la
propria culturale anatomia: etimologicamente, un tramite, un taglio,
un passaggio attraverso le categorie di fede, scienza, magia,
araldica, letteratura, arte...
La perfezione è la
categoria umana: ogni produzione di immaginario collettivo avanza
verso la riproposizione di simmetricità, moduli ricorrenti,
geometrie assimilate. L'esattezza fisica viene smentita, nel momento
stesso in cui si completa, non soltanto dalla forma incredibile della
creazione, ma dalla stessa inammissibilità dell'esistenza reale. Il
prodotto finale, tuttavia, è scientificamente plausibile,
addirittura rassicurante nella prorpia pienezza.Minesi di ogni
analisi razionale, chimica, chirurgica: il corpo si esplora, si
conosce e si cura attrqacverso tentativi di deduzione e induzione,
sensazioni e presentimenti perpetrati all'interno di un dominio di
continua indeterminazione...
Il pulsante nucleo
dell'esistenza universale irradia il vigore calorifero dell'essenza
da profondità appena concepibili fino alla superficie della pelle.
Struttura e forma coincodono in noi, apllicandosi come discipline
alla carne, media di comunicazione dell'infinitesimale intenzione
generativa.
L'identità è formulata
a strati, “passando attraverso” ogni concezione fisica: ciò che
percepiamo è il risultato di continui accessi a fasi superiori.
La pratica e la fruizione
estetiche sono elaborate nel recupero del loro spirito originario:
l'arte intensa come testimonianza oggettivata, nella completa e
tautologica aderenza al proprio linguaggio espressivo, può
prospettare orizzonti di indagine in ambito analitico e terapeutico.
Come simulazione sensoriale, linguistica e catartica della vita, la
creatività percorre un cammino evolutivo, secondo dinamiche
processuali e trasformative, affondando le proprie radici nelle
illuminazioni aurorali, nelle innovazioni e nelle prese di coscienza
che sorreggono sperimentazioni tanto artistiche quanto biologiche.
Direzione artistica di
Pintapiuma in collaborazione con Emanuela Ruggieri, curatela di ivan
Fassio
Paola Bisio, Davide
Bonaiti, Jean-Paul Charles, giovanna cavallo, Walter Di Giusto, Mirko
Figoli, agnese Gem TS, Gruppo Costarocosa (Roberta toscano e Armando
Riva), Tiziana Inversi, Bartolomeo Migliori, Yoshie Nishikawa,
Riccarda Montenero, Bruno Repetto, Carla Sanguineti, Tyrome Tripoli,
Max Valle, Ferruccio Villetti.