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mercoledì 31 luglio 2013

Genova/privatizzazioni: i saldi del ventennio P.D

      Mentre a livello nazionale il governo Letta annuncia un piano di privatizzazioni, il Comune di Genova non è certo da meno, e si prepara alla dismissione di quote delle municipalizzate.
  L'elenco delle vittime: IREN, AMIU, AMT, ENTE FIERA, BAGNI MARINA, FARMACIE COMUNALI.
     Saranno cedute in varie modalità, tutte a sfavore dei cittadini che, come l'ultimo ventennio dimostra, hanno progressivamente perso servizi e pagato costi sempre più alti per la selvaggia privatizzazione di beni comunali. Non sono servite evidentemente le pessime esperienze del passato per capire che quella delle privatizzazioni è una strada sbagliata. Serve solo a far fare profitti ai privati, che scomponendo le aziende in varie utilitity accollano i debiti delle bad company al Comune e si spartiscono i dividendi delle good company, spolpando i cittadini dei loro servizi pubblici. Stefano De Pietro spiega cosa sta accadendo all'insaputa dei cittadini genovesi e illustra le azioni di contrasto del Mov5stelle a Tursi.

dal Territorio al Parlamento: ecco come nascono le politiche del M5S

Genova, Sturla 26.07.13
     Cristina e Stefano De Pietro senatrice e consigliere comunale mov5stelle Genova informano i cittadini sulle azioni e le politiche intraprese dal moVimento a livello locale e nazionale.


Genova San Fruttuoso: bosco Pelato rischia l'estinzione

     L'incontro tenutosi a Tursi il 17 Luglio ha confermato le intenzioni del Comune di Genova sulla questione “Bosco Pelato”. Il parcheggio sotterraneo si farà. A nulla sono valsi gli sforzi dei cittadini, dei comitati, degli abitanti di San Fruttuoso. Lo stato di avanzamento della pratica è tale impedirne il blocco. Il Comune non se la sente di accollarsi la responsabilità politica e amministrativa di bloccare l'opera.  Il Municipio III Bassa Val Bisagno ha espresso parere favorevole, ma condizionato. “Quando si ricoprono cariche istituzionali, ci si assumono le responsabilità ereditate dalla precedente amministrazione” prosegue nel suo intervento il Vicesindaco Bernini, ribadendo al tempo stesso l'importanza di questi percorsi partecipativi, e aggiunge "noi possiamo agire su alcune scelte che possono mitigare l'impatto ma non possiamo pensare in tutta coscienza di dare un parere contrario sull'opera".
  La commissione tecnica che si occupa di verificare la fattibilità del parcheggio, ha affermato che il corso d'acqua o rio presente sulle mappe del 1930 non esiste più. Ma dove sia finito, non è dato sapere. 
Questa vicenda evidenzia, non solo l'incapacità di correggere i propri errori, ma anche l'inefficacia di questi falsi percorsi partecipativi e la totale mancanza di un sistema informativo capillare, che permetta ai cittadini di conoscere per tempo le iniziative che riguardano il proprio quartiere.     

domenica 21 luglio 2013

Articolo 11 Costituzione italiana: #NOF35

Cittadino: ma l'Italia, non è contraria alla guerra? 
Stato: si, la ripudia!
C: allora gli F35 a che ci servono? 
S: ad effettuare tutte quelle missioni di pacificazione del mondo. 
C:  quindi gli aerei ci servono per esportare la pace?
S:  si, è un lavoro duro, ma qualcuno dovrà pur farlo.
C: ma la Costituzione Italiana?
S: quella? si trova sempre un modo per non applicarla. 
       Il dialogo tra le istituzioni e il cittadino è sempre più difficile, anche quando si tratta di affermare un dettame fondamentale della nostra Costituzione, l'articolo 11: l'Italia ripudia la guerra.   Se i 15 miliardi di euro destinati all'acquisto di 130 aerei F35 fossero dirottati a sanità, salute, ricerca, istruzione ed arte si potrebbero fare passi da gigante (altro che voli...bellici).  Il colonialismo dai buoni propositi e l'industria delle armi, sono più importanti dei nostri problemi interni? In un momento cosi difficile per il nostro Paese gli F35 servono davvero?  Il Presidente Napolitano  dopo essersi riunito nei giorni scorsi con il consiglio Supremo della difesa, ha esautorato il Parlamento dal potersi esprimere su tale argomento. Donare un pezzo di F35 a chi si occupa di vita e non di morte, è un atto simbolico che dimostra come l'Italia, sia in grado di recepire risorse finanziarie, ma sia incapace di destinarle al risanamento del Paese. La mozione sugli F35 presentata dal M5S ha rilanciato nel nostro paese il tema del pacifismo costitutivo italiano. Il significato dell'articolo 11 della costituzione italiana, che ripudia la guerra, da decenni viene mistificato usando la parola “pace”, associata a “missione” come “password” delle guerre con armi belliche pesanti. Se l'Italia non fosse pacifista per Costituzione, si direbbe quasi che ci stiamo preparando alla guerra! 
C: ma per fortuna c'è l'articolo 11!

sabato 13 luglio 2013

La Sanità nuoce alla Salute


      Spiegare la differenza tra salute e sanità sembra una banalità, ma non lo è affatto. L'Epidemiologo dottor Valerio Gennaro al parco dell'Acquasola di Genova, luogo simbolico che rappresenta la tutela dell'ambiente e della qualità della vita, ci spiega l'importanza di tutelare la salute oltre ad occuparsi di diagnosi e cura. In Italia non esiste la prevenzione primaria (rimanere sani), strumento fondamentale per pianificare le politiche sanitarie. Il dato statistico che analizza la qualità della vita e l'insorgere di patologie, opportunamente studiato, potrebbe comportare un abbattimento degli attuali costi sanitari. Il consumismo diagnostico e terapeutico, al pari di qualsiasi altro settore di consumo, ha invece interesse ad orientare le spese sanitarie verso la diagnosi e la cura piuttosto che verso lo studio e la prevenzione primaria. "Per combattere la malattia bisogna necessariamente partire dal provare a non farla nascere".     La salute non è in bilancio, ma se i fondi destinati alla sanità fossero anche utilizzati per la tutela della salute, probabilmente si arginerebbe questa produzione di malati, cresciuta a dismisura nell'ultimo decennio in Italia. Il principio che "Il malato non è un prodotto" è intrinsicamente espresso dall'articolo 32 della Costituzione Italiana.

giovedì 4 luglio 2013

Il M5S in Senato propone un piano di efficienza energetica


    Il cittadino Cioffi, in Senato propone un piano di efficienza energetica e di riqualificazione degli edifici per adeguarli agli standard energetici europei. Sull'energia si gioca una partita importante per le sorti del nostro paese, e non si intravede nel governo un'adeguata sensibilità alla programmazione ed alla pianificazione del settore energetico nazionale. L'epoca delle privatizzazioni ha, anche in questo strategico settore, influenzato e condizionato le politiche energetiche italiane, creando una situazione di profitto privato e di conflitto di interesse che ha prodotto un colpevole ritardo sull'ammodernamento energetico da fonti rinnovabili a favore delle lobby produttrici di combustibili fossili e derivati, le cosidette "assimilabili".