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mercoledì 18 dicembre 2013

Referto epidemiologico: uno strumento di diagnosi collettiva

      Quando facciamo una visita medica, un esame diagnostico, oppure quando compriamo medicine in farmacia, lo facciamo usando la tessera magnetica sanitaria. Uno strumento digitale che da diversi anni è stato introdotto per la registrazione di tutte quelle operazioni che riguardano la nostra salute. La digitalizzazione dei dati e la loro archiviazione negli studi medici, negli ospedali ecc. ci permetterebbe  di effettuare una diagnosi collettiva sulla popolazione. Attualmente i dati vengono utilizzati solo per scopi amministrativi e poco per lo studio dell'incidenza, ad esempio di una determinata patologia. Il referto epidemiologico è lo studio analitico dei dati disponibili nei database, che raccolti e opportunamente organizzati, sono preziosi indicatori dello stato di salute della popolazione suddivisa per età, sesso e zona. Il dott.Valerio Gennaro epidemiologo e oncologo all'IST di Genova, ci spiega come sia facile in fondo migliorare le politiche sanitarie e sulla salute, con il semplice utilizzo di questi dati.

domenica 8 dicembre 2013

Banche è un Far West: da banchieri a banditi


  Dopo due anni di indagini la Commissione europea ha condannato Deutsche Bank, Sociète Generale, Rbs, JP Morgan, Citigroup e Rp Martin, al pagamento di una maxi multa per aver stabilito un cartello sui tassi di interesse. Finalmente qualcuno si è accorto dell'imbroglio, ora verranno restituiti ai clienti i soldi rubati, direte voi. Nulla di tutto ciò, anzi. Una volta pagate le multe imposte alle banche truffaldine, senza alcuna restituzione del bottino, quest'operazione, a conti fatti, alle banche potrebbe essere perfino convenuta. Qualche mese fa avevamo pubblicato un articolo sui tassi di interesse. Ci sembrava veramente immorale che, mentre la BCE abbassava i tassi, per contrastare la crisi economica, le banche aumentassero lo spread, cioè il guadagno che l'istituto bancario aggiunge al costo del denaro stabilito per l'Eurozona. C'era e c''è poi la crescente difficoltà di ottenerlo, un credito. Banche, noi le abbiamo inventate, noi dovremmo distruggerle. Bene, è sempre di questi giorni la notizia che per le banche cambieranno le regole. Finalmente! Direte voi. La commissione europea sta per varare una direttiva per il salvataggio delle banche. Attraverso una serie di test, verrà valutata la capacità degli istituti bancari di sopportare fasi di contrattura del mercato e di crisi economica, e prese misure che ne impediscano il fallimento. Le nuove “stringenti” regole, c'era da aspettarselo, potrebbero interessare, indovinate un po chi? I correntisti. È alla studio una misura che prevede il prelievo forzoso di denaro dai conti correnti. Insomma in banca, i nostri soldi sono ancora al sicuro? Se non fosse che una legge per contrastare, lavoro nero, evasione fiscale, ( e proteggere le banche) impedisce ai cittadini di privarsi del conto corrente, sarebbe il caso di prelevare i propri risparmi e metterli sotto il materasso, come si usava una volta. Questo non è il solito film western, si tratta di un nuovo genere. Le banche che prima erano prese di mira dai banditi, oggi sono diventati i banditi, con la complicità dell'UE.   

lunedì 2 dicembre 2013

V3Day Oltre: da Genova si riparte

        C'era la gente di tutti i giorni in piazza Della Vittoria a Genova al V3Day Oltre, tra di loro anche i parlamentari del Mov5stelle che mischiandosi alla folla senza guardie del corpo e auto blu rispondevano, alle domande dei cittadini. Surreale? incredibilmente No! Sul palco tra i tanti ospiti Gianroberto Casaleggio e Dario Fo.
I 7 punti proposti dal Mov5stelle:
- Referendum per la permanenza nell'euro
- Abolizione del Fiscal Compact
- Adozione degli Eurobond
- Alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica comune finalizzata eventualmente all'adozione di un Euro 2
- Investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio
- Finanziamenti per attività agricole finalizzate ai consumi nazionali interni
- Abolizione del pareggio di bilancio