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mercoledì 8 maggio 2013

La società della conoscenza: sostenibilità e nuovi posti di lavoro


         "Jacques Delors ed io avevamo un sogno per l'Europa. Dopo 30 anni questo sogno è fallito...ma c'è una buona notizia: l'umanità è già ripartita".
    Così Marc Luyckx Ghisi ex membro della cellule de prospective della Commissione Europea  è intervenuto alla conferenza "la società della conoscenza: sostenibilità e nuovi posti di lavoro" tenutasi il 7 maggio 2013 a Genova. La visione di quell'Europa proposta da Delors, allora presidente di turno, metteva al centro delle politiche l'uomo, proponendo un modello di sviluppo che imponeva un cambio di paradigma. Lo studio sul futuro dell'economia europea fino al 2030-40 condotto da Marc Luyckx Ghisi e da un equipe di economisti di tutto il mondo, evidenziò che in Europa da lì a pochi anni si sarebbero persi 20 milioni di posti di lavoro. La società industriale basata sul patriarcato e sulla violenza non sarebbe stata più sostenibile. Implodendo ci avrebbe fatto entrare nell'era post-industriale e nella società della conoscenza. Su quello studio si basarono le strategie di Lisbona, ma il primo punto del trattato che enunciava il cambio di paradigma fu cancellato. Oggi ci troviamo nel bel mezzo di questo cambiamento epocale senza nemmeno accorgercene. Nessuno ci spiega cosa sta veramente accadendo eppure crisi economica, crisi della politica e crisi della religione sono sotto gli occhi di tutti. La società della conoscenza si baserà sullo scambio win win delle informazioni: le vecchie strutture piramidali delle aziende verranno abbandonate lasciando posto a modelli di sviluppo in rete. Il valore di un azienda non dipenderà più dal suo capitale ma dal valore umano della conoscenza che sviluppa (sta già accadendo con facebook). Il nostro capitale dunque sarà la conoscenza; più saremo in grado di sviluppare le nostre competenze e la nostra creatività mettendola in rete, maggiori saranno le nostre quotazioni. Cultural creative (creatori di cultura), open source, sono espressioni tangibili di questa trasformazione. L'Italia, antesignana storica dei cambiamenti epocali è ancora una volta all'avanguardia, nonostante si  è propensi a pensare il contrario. Un esempio su tutti è rappresentato dalla crisi della politica che porterà allo sviluppo di un nuovo modello democratico non più rappresentativo e piramidale piuttosto fondato sulla cittadinanza attiva e sulla democrazia diretta. Quando succederà saremo i primi.            
         Un ringraziamento per il grande successo e la grande qualità culturale dell'evento no profit va rivolto a Prof. Francesco Villano per l'introduzione ed ai creatori di cultura, Gabriele Fiannacca, Daniele Canepa, Michele Giuseppone che promettono nuovi entusiasmanti appuntamenti e naturalmente grazie al Prof. Marc Luyckx Ghisi.       

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