Translate

mercoledì 17 dicembre 2014

#alluvione Genova: oltre il danno la beffa

                          Mentre i cittadini si impegnano per aiutare chi ha subito danni per le recenti alluvioni con diverse iniziative,  tutte volte alla raccolta di fondi per  dare  un piccolo     aiuto alla popolazione colpita, ecco come nel reale si traducono le azioni  delle  Istituzioni.    Non  bastavano le notizie trapelate da alcuni esercenti sui rimborsi elargiti nel 2011, che denunciano che chi aveva preso i soldi si impegnava a rimanere aperto per i prossimi anni.  E, come è successo, se te ne arriva un’altra di alluvione? Che si fa. Ci si riempie di debiti per riuscire ad aprire, oppure per restituire i soldi ricevuti, per non aver mantenuto l’impegno? E’ incredibile, vergognoso, inaudito, che si possano stabilire regole di questo genere. Ora, come se non bastasse, dopo i tanti proclami caduti nel nulla  - vi aiuteremo, non vi abbandoneremo -  e vari bla bla bla, ecco arrivare il bel pacco di Natale. Gli alluvionati le tasse le dovranno pagare entro il 22 dicembre. La rabbia della popolazione per questa decisione è tanta, dopo che durante i tragici eventi i cittadini si sono sentiti abbandonati. Solo per fare un esempio non certo esaustivo, un commerciante mi racconta che a San Fruttuoso nella bassa Val Bisagno per chiedere l’intervento per la pulizia con le idrovore dei tombini pieni di fango, alla risposta negativa degli uomini della protezione civile, ha dovuto sequestrare le chiavi dei mezzi per convincerli.  La polizia è subito accorsa e la questione si è risolta con il tanto sospirato intervento. E’ solo un caso ovviamente, ma in quanti si sono indignati per i comportamenti di chi  governa la città. Per inciso, ricordiamo che il Sindaco venne contestato mentre si trovava a  Courmayer pochi giorni dopo l'alluvione, si era preso una pausa per il week-end. Non sta a noi giudicare le sensibilità individuali, ma tutti questi episodi  evidenziano, che chi milita oggi nelle istituzioni non si sia nemmeno per un momento calato nei panni di chi ha perso tutto. E il governo, dopo i proclami rituali e stucchevoli, non fa che dare il cattivo esempio.   Conviene non prendere nessuna sovvenzione statale in uno Stato che pensa solo a tassarci  e che nel momento in cui avresti più bisogno, non ci pensa due volte a tradirti.

Nessun commento:

Posta un commento