La
partita tra Italia Albania che si è giocata il 18 novembre 2014 allo stadio
L.Ferraris è una metafora della situazione in cui versa la nostra
povera italia, quella reale. Che l'incasso sarebbe stato devoluto
alla riparazione degli impianti sportivi genovesi danneggiati
dall'ultima alluvione lo si è appreso qualche giorno
prima dell'incontro.
A dichiararlo il presidente della FIGC Tavecchio "Il calcio - ha
commentato Tavecchio - deve essere sempre sensibile di fronte a
drammi che feriscono l'intero Paese. Siamo consci del ruolo sociale
che abbiamo e per questo ci offriamo come strumento per la
ricostruzione, contribuendo in prima fila al ritorno alla normalità,
attraverso un contributo concreto e un sostegno che gli Azzurri e
l'intero mondo del calcio sapranno dare alla gente ligure".(fonte
gazzetta dello Sport 13/11/14).
...che gioca a calcio aggiungiamo noi! I
genovesi non aspettavano altro che tirare due calci ad un pallone nel
nuovo impianto ristrutturato. Chi se frega delle case, dei negozi,
delle auto perse dai cittadini, l'importante è giocare. Come dire,
quando in Italia accadono tragedie come quella di Genova, ma potremmo
anche parlare di altri esempi eclatanti, è come se si venisse a
creare un incontrollabile desiderio di aiutare la popolazione. Come?
Beh perchè non ristrutturare gli impianti sportivi cosi faremo una
bella figura! E le cose urgentissime per il Paese? E mentre Genova
potrà contare sugli aiuti agli impianti sportivi alluvionati, in
Parlamento il job act e la legge elettorale sono le prioprità
all'ordine del giorno, nulla sul disssesto idrogeologico o sui
finanziamenti per far fronte all'emergenza e tantomeno una seria
riforma sul consumo del suolo. Siamo in Italia, il calcio è la prima
cosa, poi vengono le persone: prima quelle che contano, poi gli amici
di quelle che contano, poi le cose di quelli che contano , poi le
cose degli amici di quelli che contano ed infine le persone che non
contano...ops sono finiti i soldi.
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