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domenica 15 febbraio 2015

Riforme: cambiare la Costituzione perché Sanremo è Sanremo

Siamo alle solite, mentre in televisione il festival di Sanremo canta le sue canzoni, e il popolo italiano è come sempre ipnotizzato dai mezzi di distrazione di massa, il PD invece se la canta e se la suona da solo sullo spartito di #lavoltabuona, intona questo scherzo (si fa per dire) delle sue riforme costituzionali. Il capogruppo PD Roberto Speranza dopo un appello alle opposizioni ribadisce l'intenzione del suo partito di votare anche senza la partecipazione ai lavori degli altri gruppi politici. Eppure in Parlamento si sta discutendo di riforme costituzionali, non della solita leggina "ad castam", e se il resto della rappresentanza parlamentare è uscita dall'aula è proprio perché non sussistono le condizioni per un dialogo sereno sui contenuti dei provvedimenti in esame. Il gran direttore d'orchestra Renzi, atteggiandosi a bullo, ha indetto una seduta fiume per portare a casa il risultato, costi quel che costi. Non importa se a perderci è il Paese, l'importante è presenziare alla prossima conferenza stampa con tutti gli zerbini di una casta di giornalisti dalle "larghe intese", prostrati e con il capo chino, verso chi potrà garantirgli i prossimi finanziamenti statali. Le riforme costituzionali in esame alla Camera impediranno ancora una volta ai cittadini di esercitare la propria sovranità. Si vota per un Senato non elettivo, ma formato da quegli stessi consiglieri regionali degli scandali di rimborsopoli che così verranno premiati con l'immunità parlamentare dei Senatori della Repubblica. Verrà portato da 50 a 150 mila il quorum per i referendum di iniziativa popolare, nel caso ci si voglia ancora esprimere su acqua pubblica, servizi pubblici locali, nucleare, rimborsi elettorali o euro. Queste sono alcune delle azioni che questo governo sempre più autoreferenziale e protettore di se stesso, sta portando avanti a spada tratta. La deriva autoritaria è ormai una più che consolidata realtà. Chi parla di onestà viene apostrofato come un fascista, da un partito che ha, al suo interno, indagati e condannati. Oggi nel nostro Paese per l'esistenza di una vera opposizione che rompe le uova nel paniere, faccendieri e passacarte del Parlamento sono venuti allo scoperto. Il neopresidente Mattarella non ancora espressosi, riceverà le opposizioni martedì, quando il festival di Sanremo sarà ormai concluso e gli italiani si ritroveranno probabilmente con l'ennesima farsa eseguita ai loro danni.
Riportiamo questo intervento dell'On.Roberto Fico M5S che, pur appartenendo alla principale forza all'opposizione, non ha avuto alcun risalto sui telegiornali nazionali.


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