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mercoledì 17 settembre 2014

Per il diritto all'acqua contro la privatizzazione dei beni comuni

Nel corso degli ultimi mesi è sempre più evidente come il Governo attuale, in perfetta sintonia con i governi precedenti, stia perseguendo la mercificazione dei beni comuni, la precarizzazione del lavoro e della vita, la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, per non trascurare il restringimento dei diritti e della democrazia mediante gli attacchi alla Costituzione con le annunciate riforme istituzionali.
La battaglia per il diritto all'acqua, che il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua porta avanti da quasi 10 anni, si inserisce esattamente in questo contesto e ne ha saputo cogliere i limiti e le debolezze, riuscendo ad ottenere diverse vittorie, a partire da quella referendaria.
E' altrettanto evidente, però, che anche nella nostra battaglia rischiamo di essere costretti ad una posizione difensiva, dovuta ad un nuovo, profondo e determinato attacco, che il Governo intende mettere in campo a partire dall'autunno attraverso il rilancio delle privatizzazioni su larga scala.
Un processo che dovrebbe portare ad una riduzione delle aziende partecipate dagli Enti Locali “da 8 mila a mille”, per usare lo slogan governativo, mediante fusioni e incorporazioni in cui le grandi multiutilities rappresenteranno i poli aggregativi, oltre alla collocazione in borsa delle quote azionarie dei comuni. Ciò si configura di fatto come un’operazione lobbistica, estranea agli interessi collettivi e che allontana le decisioni dal controllo democratico. Oggi, invece, serve una gestione dell'acqua, dei rifiuti, del TPL, dell'energia, prossima ai cittadini e alle amministrazioni locali, per garantirne la trasparenza e la partecipazione nella gestione dei servizi.
Una strategia, questa, figlia delle solite politiche che, con la scusa della riduzione del debito, punta a mettere sul mercato ciò che appartiene a tutte e tutti, producendo una gravissima lesione e compressione dell'autonomia degli Enti Locali, un attacco frontale ai diritti delle cittadine e dei cittadini, una generalizzata privatizzazione e finanziarizzazione dei beni comuni, una rinnovata aggressione all'ambiente e agli ecosistemi. Tutto ciò ha già preso forma con il nuovo decreto "Sblocca Italia" e si concretizzerà definitivamente nella prossima legge di stabilità.

Crediamo sia determinante rilanciare una visione alternativa, costruire un'alleanza sociale per i beni comuni che, a partire dalla valorizzazione delle campagne proprie del movimento per l'acqua, dia vita ad una mobilitazione sociale diffusa e ampia.

Per tutte queste ragioni invitiamo tutte e tutti a partecipare all'assemblea macro-regionale (Valle D'Aosta, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana) del movimento per l'acqua che si terrà a Genova sabato 20 settembre. Per avviare un confronto, anche insieme ad altre realtà che si battono per i beni comuni, su quali proposte, strumenti e iniziative mettere in campo che siano in grado di rispondere efficacemente alla sfida che ci si pone davanti, per impedire la vendita di ciò che a tutte e tutti appartiene e costruire le basi per un altro modello sociale, fondato sulla riappropriazione sociale dei beni comuni e sulla gestione partecipativa degli stessi. 
                                                                                       
                                                                                       appuntamento in agenda

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