Quando gli scandali Mose
ed Expo riempirono le pagine dei giornali, Renzi si affrettò a
dichiarare che le grandi opere si dovevano fare e che erano i ladri a
dover essere puniti, mandati a casa ed in galera. Si parlò perfino
di reato di alto tradimento per coloro che avevano rubato.
A poche
settimane da quelle parole, ecco arrivare la riforma del Senato.
Udite udite: nel Senato confluiranno i consiglieri regionali
nominati e per loro sarà garantita l'immunità parlamentare.
Guarda caso anche qui da noi a Genova, personaggi noti alle cronache per
procedimenti giudiziari, si affrettano a dichiarare che presto
torneranno in politica. Il nuovo Senato si presenta come la più
ambiziosa delle riforme del governo Renzi: salvare con l'immunità i
politici di area pd e non, coinvolti nei numerosi atti di corruzione
e malapolitica che li hanno visti protagonisti in questi anni. La
cosa sconcertante è che ora c'è imbarazzo nel P.D. per
l'introduzione di questa norma mentre Forza Italia dice di non averla
mai chiesta. Insomma, all'insaputa di tutti è misteriosamente
comparsa l'immunità parlamentare per i nuovi Senatori. In concreto il Senato sarà una succursale delle patrie galere, in
regime non proprio restrittivo?
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