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lunedì 23 giugno 2014

Riforma Senato governo Renzi: dall'alto tradimento all'immunità parlamentare

       Quando gli scandali Mose ed Expo riempirono le pagine dei giornali, Renzi si affrettò a dichiarare che le grandi opere si dovevano fare e che erano i ladri a dover essere puniti, mandati a casa ed in galera. Si parlò perfino di reato di alto tradimento per coloro che avevano rubato. 
A poche settimane da quelle parole, ecco arrivare la riforma del Senato. Udite udite: nel Senato confluiranno i consiglieri regionali nominati e per loro sarà garantita l'immunità parlamentare. Guarda caso anche qui da noi a Genova, personaggi noti alle cronache per procedimenti giudiziari, si affrettano a dichiarare che presto torneranno in politica. Il nuovo Senato si presenta come la più ambiziosa delle riforme del governo Renzi: salvare con l'immunità i politici di area pd e non, coinvolti nei numerosi atti di corruzione e malapolitica che li hanno visti protagonisti in questi anni. La cosa sconcertante è che ora c'è imbarazzo nel P.D. per l'introduzione di questa norma mentre Forza Italia dice di non averla mai chiesta. Insomma, all'insaputa di tutti è misteriosamente comparsa l'immunità parlamentare per i nuovi Senatori. In concreto il Senato sarà una succursale delle patrie galere, in regime non proprio restrittivo?  

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